22 novembre 2013

I don't want to lose the boy with the bread

Finito di leggere la trilogia di Suzanne Collins sugli Hunger Games.

Ho fatto un po' di fatica perchè non mi vanno a genio i libri scritti in prima persona. In questo caso, poi, la fatica è stata amplificata dal fatto che colei che narrava mi stava davvero antipatica. Insopportabile dall'inizio fino alla fine. Non avrei mai letto tutti e tre i libri se non ci fosse stato Peeta.
Capisco che Katniss possa aver avuto una vita difficile, che alla sua età è normale avere dubbi. Anche Peeta e Gale hanno sofferto, eppure son più maturi e comprensivi.

Per il numero notevole di protagonisti ammazzati e la lista culinaria di pietanze un po' mi ricorda zio Martin. Un po' confuso il terzo volume, come se la Collins avesse fretta di finire.

Tutto sommato non è male come trilogia. Peeta rimane il mio personaggio preferito, e continuo dell'idea che Katniss non lo meriti neanche un po'.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti do ragione al cento per cento... anche io ho letto la trilogia per Peeta, il personaggio in assoluto migliore di tutti quelli della Collins. Di Katniss mi piace il coraggio e l'amore che prova per Primrose (altro bel personaggio dopo Peeta) ma la trovo piuttosto egoista.
Ma se devo essere sincera trovo Tris, la protagonista di Divergent, ancora meno simpatica!
Mi piace sempre condividere con te idee ed impressioni su libri, film e telefilm, Nim!

Unknown ha detto...

Ma grazieeeee!!!

Ho sopportato meglio Katniss nel secondo libro. Forse perchè cercava di proteggere Peeta e cominciava a capire che, forse, quello che provava per lui non era solo riconoscenza ma amore.

Divergent. Non ne ho mai sentito parlare, ma indagherò! :D