11 marzo 2014

Fifty Shades

Intorno alle due di stanotte (o stamattina, vedete voi) ho terminato la trilogia delle Cinquanta Sfumature. Sarà stata la comodità del Kobo, il mio attuale umore o il fatto che son ancora nullafacente... ma ho divorato i tre libri in pochi giorni.

Ho sempre avuto una bassa opinione di questa trilogia. Ne avevo sentito parlare come di un romanzetto erotico per casalinghe annoiate, una lettura che aveva stimolato donne di mezza età a lanciarsi in acrobazie sessuali pur di emulare ciò che avevano letto.
Un'amica lo aveva definito come una specie di Twilight per donne sposate e zitellone tristi, classificando le descrizioni sessuali come banali e per niente scandalose.
D'altro canto, sempre un'altra amica, aveva definito la trilogia meravigliosa.

Quest'estate, mentre lavoravo per la ditta che distribuisce libri, ho avuto tra le mani scatoloni di copie di Cinquanta Sfumature di Grigio, Nero e Rosso. Spinta dalla curiosità, ho aperto il primo volume su una pagina a caso, storcendo subito il naso. Raccontato in prima persona, sembrava scritto in maniera leggera e stupidotta. E poi si dilungava in pagine e pagine di conversazioni via email.
Cominciavo a pensare che fosse davvero una cavolata pazzesca e che non era giusto gente del genere avesse tale successo.

Ma come sempre non bisogna mai giudicare se non si conosce davvero ciò che si giudica.

Spinta dalla curiosità, e soprattutto dalla comodità del Kobo, mi son scaricata l'anteprima del primo volume. Giusto per capire chi avesse ragione tra gli estimatori e i denigratori.
Il fatto di aver divorato le prime pagine mi ha convinta a procurarmi, sempre in formato ebook, i tre volumi. Ed è stata la mia fine.

La storia viene raccontata in prima persona da Anastasia Steele, una studentessa ventenne timida e goffa. "Oh no, un'altra Bella Swann" mi son detta, scuotendo la testa e sospirando. Per fortuna la sua ironia e goffaggine mi han coinvolta, facendomi identificare quasi totalmente in lei.
Tralasciando alcune sue ottusità, Anastasia è un bellissimo personaggio che ti fa provare in prima persona i suoi sentimenti, le sue paure e i suoi dubbi sulla vita e sull'amore. Sarà banale perchè sicuramente altre donne diranno la stessa cosa, ma mi assomiglia davvero molto. Il fatto che dentro di lei convivano una dea interiore e un subconscio mi ha fatto sorridere pagina dopo pagina, perchè anch'io devo convivere con le mie vocine interne ogni giorno.

Ma anche se la trilogia è una specie di diario di Anastasia Steele, il vero protagonista è lui, Mr Cinquanta Sfumature, il lunatico maniaco del controllo Christian Grey. E ci si innamora senza speranza, maledizione.
Giovane, ricco, bello da mozzare il fiato. Tutto ciò che ogni donna desidera. Peccato creda di non avere un cuore, non ha mai amato nessuno e trovi soddisfazione solo sottomettendo le donne.
Per avere Mr Grey bisogna firmare un contratto da Sottomessa, accettare i suoi ordini e considerarlo il Dominatore. Robe che spaventano e fan riflettere. Come è successo ad Anastasia, ragazza pura e casta, alle prese con il primo amore della sua vita.

Eppure, tutto questo polverone sul rapporto Dominatore-Sottomessa e sulle implicazioni violente va a farsi benedire perchè, anche se Christian si presenta con un bel "io non faccio l'amore; io fotto… senza pietà", in realtà è l'amante che tutte le donne vorrebbero: premuroso, attento, esperto, passionale, romantico. Cinquanta sfumature di piacere, questo è poco ma sicuro.

Il suo passato lo rende ancora più affascinante: figlio di una prostituta drogata e malmenato dal protettore, a soli quattro anni assiste alla morte della madre, restando al fianco del cadavere per giorni. Dopo essere stato adottato da una famiglia benestante, a quindici anni si sottomette alla matura amica della nuova madre. Insomma, il povero Christian cresce con tanta confusione sentimentale da trovare difficile il concetto di amore, al punto da non farsi toccare da nessuno.

La spavalderia (o incoscienza) di Anastasia lo travolgerà, sconvolgendo la sua idea di donna, sottomessa e ubbidiente, e portandolo ad amare sia la giovane che lo venera come un dio, sia sè stesso, che egli odia più di ogni altro.

Lo stile adottato dalla scrittrice è coinvolgente e divertente. Ci si ritrova a ridere, alzare gli occhi al cielo, mettersi la mano sulla bocca per sorpresa, temere di leggere la prossima pagina e sospirare assieme alla protagonista.

Trattandosi di un romanzo erotico, le scene di sesso la fanno da padrone ma non sono mai volgari o scontate. Si integrano nella storia, ti fanno conoscere i personaggi, cosa provano nel condividere un momento così intimo e intenso.
Lo scalpore sollevato dalla presenza di frustini, manette e altri giocattoli sadomaso spaventa (o attrae, dipende dal livello di perversione) il lettore, che si aspetta lividi e sangue, quando invece si è avvolti da profumi inebrianti, musiche celestiali e gesti che strappano sospiri e sorrisi timidi.

E qui arriva la nota dolente. Le vicende, piuttosto movimentate e tragiche, sono scontate e spesso si risolvono in maniera sbrigativa e prevedibile. Diciamo che è l'unica pecca della trilogia, oltre ad alcune ripetizioni estenuanti e alla lunga fastidiose (non morderti il labbro, mi prudono le mani, ...).

Non si tratta di un capolavoro della letteratura mondiale e non ha la pretesa di esserlo.
Ma fa quello che un libro dovrebbe fare: emozionare, farsi amare, lasciare il lettore perduto e triste una volta letta la parola fine.
Pochi libri riescono ad emozionarmi e coinvolgermi come ha fatto questa trilogia. Mi ha sollevato il morale, fatta ridere e commuovere. Mi sento Anastasia Steele e amo Christian Grey.

Quindi lo ripeto e lo ammetto più che mai: non bisogna mai giudicare se non si conosce davvero ciò che si giudica.



PS.

L'anno prossimo, per San Valentino, uscirà il film.
Ne avevo sentito parlare ed essendo un'appassionata di cinema, mi era giunta voce sull'attore scelto, un certo Charlie Hunnam. Avevo visto le foto e storto il naso: un biondone dagli occhi troppo ravvicinati e senza collo, che non mi stimolava alcuna fantasia amorosa ed erotica. Non avevo letto la trilogia, ma dai commenti in rete il candidato preferito dalle fans era Matt Bomer. Pertanto, nel leggere Cinquanta Sfumature di Grigio, ero partita con l'immagina dell'attore che, ammettiamolo, è un bonazzo di prima categoria (gay, purtroppo per il genere femminile).
Eppure... proseguendo la lettura vedevo un altro volto, un altro corpo. Altri occhi.

Finito il primo volume mi son detta "guardiamo qualche foto su Pinterest", giusto per saziare la mia curiosità tanto stimolata dalle pagine del libro.
Niente Chalie Hunnam e niente Matt Bomer. Christian Grey sarà interpretato da Jamie Dornan.
"E chi cavolo è Jamie Dornan?!" mi son chiesta, mentre un cassetto nel mio cervello si apriva e mi ricordava che quel faccino pulito lo avevo già visto. Molte e più volte.



Attore e modello, Jamie è comparso in una moltitudine di campagne pubblicitarie di grandi marche della moda, oltre ad impersonare il Cacciatore in Once Upon A Time. Ed è proprio nel ruolo dello sceriffo tromentato da un passato che non riesce a ricordare che l'ho riconosciuto. Cavoli, e mi piaceva anche un sacco!!!
Scorro le foto su Pinterest, foto dal set del film Fifty Shades of Grey. Oltre a vedere il volto di Anastasia Steele e approvando in pieno la scelta di scritturare Dakota Johnson, le immagini di Jamie mi lasciano sconvolta. E' lui. L'uomo che mi sono immaginata leggendo i libri. Gli occhi che mi fissavano dalle pagine.

Jamie Dornan è Christian Grey. Il sorriso, il portamento e soprattutto lo sguardo.


 Quindi adesso mi ritrovo innamorata sia di un personaggio uscito dalla fantasia di una scrittrice, sia dell'attore che lo porterà sullo schermo.

Maledetto Mr Grey. Mi hai sottomessa al tuo fascino.





0 commenti: