03 maggio 2013

Influenze

Arrivati a questo punto, ovvero dopo aver spiegato i due terzi della trama, aver presentato gran parte dei personaggi e narrato in poche parole i fatti accaduti, sicuramente avrete pensato almeno una volta "ma a me questo sembra". Lo dico perchè è ciò che penso spesso anch'io. Troppo spesso.
Il problema con i fantasy è che, seppur creando tutto di sana pianta, bisogna sempre attenersi a delle piccole regolette base. La magia, il pseudo-medioevo, le battaglie, il prescelto... e così via.

Sapete bene come è nata questa storia (vedi qui). Quello che non sapete è stata la travagliata avventura del "non copiare". Con tutto quello che la carta stampata e lo schermo offrono, creare qualcosa di totalmente originale è praticamente impossibile. Ci sarà sempre qualcosa che ricorda un libro già letto o un film già visto.

Pertanto, giusto perchè si capisca da cosa potrei essere stata influenzata, ecco i miei gusti per quanto riguarda l'argomento 'fantasy' e cosa potrebbero avere in comune con il mio racconto.

TOLKIEN
Ammetto di aver letto Il Signore degli Anelli piuttosto tardi. Ovvero dopo l'uscita al cinema de La Compagnia dell'Anello. La mia scusante è che mio padre non voleva comprarmi un libro così voluminoso, convinto che non fossi in grado di finirlo. All'epoca era una spesa importante per un libro e non ero economicamente in grado di procurarmelo da sola.
Mio padre si sbagliava e glielo provai. Mi feci regalare il Signore degli Anelli per Natale e lo lessi avidamente. Ok, la parte di Tom Bombadil mi mise duramente alla prova, ma arrivai alla fine soddisfatta e commossa. Da quel momento lessi Lo Hobbit, Il Silmarillion e tutti i racconti, le guide, le mappe, i saggi e chi più ne ha più ne metta. Mi innamorai di Faramir e Boromir, arrivando a creare (nella mia mente) un prequel della loro storia. Non a caso scelsi il mio soprannome: dall'albero Nimloth discendono tutti gli Alberi Bianchi di Gondor.

Quello che l'Anello è nella Terra di Mezzo, così è considerata la pietra nel mio racconto. Un oggetto pieno di potere, che dovrà essere distrutto per il bene di tutti.
Chiaramente le due storie differiscono. Il potere dell'Anello è malvagio, mentre quello della pietra varia a seconda di chi lo usa.


MERLIN BBC
Sono da sempre appassionata delle leggende arturiane, in particolare da quando lessi 'Le Nebbie di Avalon' di Marion Zimmer Bradley. Si tratta di una storia affascinante che potrebbe avere un fondo di verità. Qualche mese fa sono stata a Glastonbury e ho visto di persona quella che viene ritenuta la tomba di Artù e Ginevra.
Il telefilm inglese si basa su queste leggende, anche se le interpreta un po' a modo suo. In principio ne rimasi quasi offesa. Merlino giovane? Ginevra una serva? Dalla seconda serie la trama ha cominciato a colpirmi e sono rimasta fedele fino alla sua conclusione, avvenuta l'anno scorso con la quinta stagione. Lo ammetto, a colpirmi è stato Artù. O meglio, l'attore che interpretava Artù. Gran bel pezzo di figliolo.

Il mio racconto ha tantissimo in comune con Merlin, ma non è mai stata mia intenzione copiare.
A Camelot la magia è stata bandita dal regno, dopo che la moglie di Uther e madre di Artù è morta per colpa della magia. Un po' come re Jalun bandisce la magia nel regno di Ular.
Il principe Artù che s'innamora della serva Ginevra. Non ho ancora aggiunto nulla del 3° periodo del mio racconto, ma diciamo che accadrà qualcosa di simile. Molto simile. Molti altri personaggi si assomigliano, sia per ruolo che per carattere, cosa che mi infastidisce assai.


LE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO
Il primo volume mi è stato regalato qualche anno fa, poco prima la messa in onda del telefilm. Lo lessi in meno di una settimana ma le mie tasche sempre al verde mi impedirono di comprare gli altri libri. L'anno dopo ricevetti il secondo volume ma non ero ispirata per quel genere di lettura.
Solo pochi mesi fa mi son decisa a rileggere il primo volume. Adesso sono a metà del quarto e, se non mi trattenevano, avrei comprato tutti i rimanenti della saga. Pertanto mi son limitata a prendere il quinto ed il sesto, meditando ogni giorno di tornare in libreria a sperperare altro denaro.
E guarderò la versione televisiova solo dopo aver finito quella cartacea. George R. R. Martin scrive benissimo, e le immagini nascono nella mia mente in maniera così magica nel leggere le sue parole, che ho il timore che vedere facce e luoghi in tv mi rovinerebbe l'esperienza. Non so se mi son spiegata.

Cos'ha in comune questa saga così particolareggiata con il mio racconto? Per ora quasi nulla, a parte il fatto che ucciderò senza problemi personaggi importanti così come fa Martin nei suoi libri.
Trovo molto utile la sua opera come invito a sviluppare maggiormente le questioni politiche ed economiche, oltre che le relazioni tra i personaggi.


TERRY BROOKS
La Spada di Shannara è stato il mio primo libro fantasy, se vogliamo escludere quelli di fiabe e favole. I primi tre volumi della saga mi avevano rapita, soprattutto La Canzone di Shannara. Mi sono resa conto solo in seguito che il signor Brooks aveva praticamente copiato Il Signore degli Anelli del professor Tolkien.

Per mio estremo disappunto, una delle ultime saghe di Brooks (Le Leggende di Shannara) ricorda molto la trama del mio libro.



Ultimo aggiornamento: 07/05/2013

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