"Ma di cosa parla la tua storia?" è la domanda che mi viene rivolta più spesso quando tento di spacciarmi per una scrittrice impegnata in un'opera mastodontica dalla gestazione lenta (in realtà spesso utilizzo questa scusa per mascherare la mia secolare pigrizia e infinito affetto per la reclusione casalinga).
Scherzi a parte, la risposta che do è più o meno sempre la stessa: è un fantasy con draghi e magia.
"Ma quindi i protagonisti sono i draghi? Ci sono umani oppure personaggi tipo elfi e nani come nel Signore degli Anelli? E sanno usare tutti la magia?"
Mettiamo subito in chiaro che nella mia storia non esistono elfi, mezzelfi, nani, troll, gnomi, vampiri, licantropi, zombie, demoni... e qualsiasi altra creatura fantasy antropomorfa.
Esiste SOLO la razza umana.
Non avevo voglia di creare altre razze e, detto tra noi, non ne sentivo il bisogno. Oltre al fatto che si sarebbe reso necessario uno studio specifico per ogni razza. MA ANCHE NO.
Esiste la magia. Non posso entrare nello specifico, ma si tratta di un'energia presente su Enidian che, se controllata, può essere gestita da chiunque.
I draghi sono i protagonisti? Certo. I principali protagonisti? Non proprio.
La prima bozza di storia prevedeva che le vicende iniziassero dalla nascita dei draghi, quindi avevo lavorato molto sulla loro personalità. Poi, col passare del tempo, ho ritenuto più saggio lasciare la parte dei draghi in sospeso; ovvero non la si trova alla prima pagina ma aleggia come leggenda comparendo qua e là durante le vicende degli umani.
Ma chi sono questi umani? Sono loro i protagonisti? Sì.
C'è un protagonista principale? No.
Ammetto di trovarmi in difficoltà nel dover decidere chi sia il protagonista. Ho creato un buon numero di personaggi, sia maschili che femminili, con ruoli principali e non. Non posso nascondere di essere affezionata ad alcuni più che ad altri, ma trovo ognuno di loro interessante al punto da ritenere tutti protagonisti. In fin dei conti partecipano tutti agli eventi e le vicende sono talmente collegate tra loro da rendere impossibile decidere chi ha maggior rilievo nella storia.
Posso dire senza ombra di dubbio che il vero protagonista della storia è l'amore.
Ero partita con l'idea di scrivere un fantasy serio, con battaglie, dolore, sangue, morte. Non un libro per ragazzi dove il massimo di ferita è una sbucciatura sul ginocchio. O la tragedia è quella di aver fallito l'esame per apprendista stregone. Volevo le tinte cupe e crude delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco.
Ma sotto la mia apparente impassibilità e durezza da Capricorno si cela una romanticona inguaribile.
Quindi la vera risposta alla domanda
"ma di cosa parla la tua storia?" è l'AMORE.
Amore dolce e delicato, amore che ti strazia il cuore, amore impossibile, amore inaspettato.
E a viverlo sono tutti i personaggi, chi più chi meno.